IL BRACCIO E LA MENTE


Maledetto doppio fallo! Come risolvere uno dei "bugs" più fastidiosi del gioco…

Buongiorno, sono un giocatore di 22 anni classificato 3.4. Da sempre il mio problema è quello del servizio, in particolare dei doppi falli. Soprattutto a inizio stagione ne faccio tanti…e ai primi che faccio inizio ad avere paura e ne vengono degli altri. Quando mi prende la paura batto in maniera diversa rispetto a quando sono tranquillo con lo scopo di "tirarla di la" ma questo non mi da sicurezza, e quando la palla entra sono sempre in balia dell'avversario. Anche la prima palla nei momenti di insicurezza ha basse percentuali e non esce bene. In poche parole la mia seconda è una roulette russa in partita! Volevo sapere se è possibile lavorarci sul piano mentale oppure se sono condannato a una vita di doppi falli.

Affronto senza problemi quello che è un caso abbastanza diffuso e che va interpretato ed approcciato non soltanto dal punto di vista puramente tecnico.  Molti sono i tennisti afflitti dal problema del numero elevato di doppi falli nel servizio, che porta a scarsa fiducia nel colpo e finisce per limitare lo sviluppo dell'efficacia della prima palla e della consistenza della seconda.
E' normale che dalla prima palla ci aspettiamo grandi cose: l'ace, l'inizio di un approccio aggressivo al punto, l'errore in risposta dell'avversario. Dalla seconda ci aspettiamo fondamentalmente di non sbagliare ma anche di non mettere troppo in vantaggio l'avversario porgendogli su un vassoio l'opportunità di metterci in difficoltà già dalla risposta. Ho già affrontato sul campo questa situazione. Ho sempre portato i miei allievi a sviluppare una grande fiducia sulla seconda palla di servizio allenando innanzitutto questo colpo. Una seconda palla sicura e anche sufficientemente consistente può successivamente sostituirsi alla prima palla. E  comunque fornire l'idonea fiducia per "tentare" una buona prima, che comunque andrà sempre allenata. Quando il giocatore avrà acquisito piena fiducia nella sua seconda palla si sentirà molto più libero di giocare la prima, e lo farà senza avvertire antipatiche pressioni psicologiche e muscolari. Differentemente un giocatore che non possiede una seconda palla sicura, sufficientemente incisiva, punterà tutto sulla prima, "concedendosi" all'avversario sulla seconda o prendendosi troppi rischi anche sulla seconda e commettendo troppi doppi falli.
Quel che quindi consiglio, non è certamente di provare, in allenamento, esclusivamente la seconda palla di servizio, ma di evitare, come spesso succede, di privilegiare la prima. La sicurezza della seconda palla mi darà più scioltezza e serenità sulla prima. Volendo poi approfondire ulteriormente gli aspetti mentali della situazione che vede coinvolti il battitore ed il risponditore, dobbiamo valutare altri risvolti: chi risponde, una volta rilevata la scarsa continuità della prima palla di servizio dell'avversario e la scarsa efficacia della sua seconda, svilupperà una notevole sicurezza nella risposta alla seconda palla che lo indurrà ad essere immediatamente aggressivo e a prendere subito l'iniziativa. Il battitore invece dotato di una seconda palla sicura, potrà cambiare in continuazione la sua prima, anche se non esplosiva (una seconda palla più intensa), alternandola a traiettorie sempre diverse, a rotazioni di diversa incisività, potendo contare sempre su una solida e sicura seconda, dando così sempre fastidio al risponditore grazie a questa variabilità di soluzioni; e questo pur senza possedere ancora una prima da 200 km/ora. Alleniamo quindi sia la prima che la seconda palla di servizio, ma per garantirci una certa serenità rivolgiamo un pò più di attenzione all'allenamento della seconda.
Una "signora" seconda palla potrà essere ulteriormente sviluppata e resa più carica a tal punto da costituire una prima palla con percentuali più alte e, continuamente ed opportunamente variata, si rivelerà più incisiva e meno gradita al ribattitore, rispetto ad una prima palla più esplosiva, da ace, ma con percentuali molto basse. Ricordate, comunque, che la sicurezza e la fiducia sono caratteristiche che vanno cercate, costruite, conquistate, allenate, sempre con convinzione, dedizione e pazienza!

Giuseppe Giordano

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